Il bello della diretta

Scappare, in un posto sicuro. Subito. Domani. Dove puoi andare in questi casi, quando senti che tutto ti costringe attorno a braccia, gambe, al cervello? Quando vuoi uscire dal cerchio, vuoi tornare ai margini perché ami Brescia ma Brescia appare un posto incerto come un altro? Chiamo mio fratello: Ciao Ciao! Come stai? Eh, così. Mi serve aiuto. Voglio chiamare … Continua a leggere

John Lennon

Come si può smettere di scrivere? Come dire: si può smettere di esistere? C’è chi lo fa. Veramente, c’è gente che lo fa, tutti i giorni, ogni giorno. Io l’ho fatto; saranno tre anni. Non me n’ero accorta. Un po’ come quando per un attimo si trattiene il respiro e ci si rende conto. E si torna a respirare. Comunque … Continua a leggere

Alla veloce

L’unico grande problema della comunicazione è l’illusione che abbia avuto luogo, diceva un premio Nobel. Questa è la sola cosa che so di lui, perché ancora devo approfondirne la produzione letteraria. Ogni giorno leggo diverse citazioni di autori o personaggi influenti offerte dal web e le loro voci si accavallano. È impegnativo interessarsi prendendosi del tempo, trovare l’energia per seguirne … Continua a leggere

Insalata russa

«Ehi, italiano! Quanto durerà ancora questa guerra?» In piedi, nella cornice bombardata e un sorriso che scatena l’immediato senso di colpa. Come giudicherebbe istrionicamente uno di famiglia: Parole Parole Parole. Ex Ex Ex. Eppure sì, ho capito. Ma io non solo lo tento, quel pensiero magico, ma ci credo. Non in senso medianico. Ma perché so che battendo sempre sullo … Continua a leggere

Un fazzoletto

Tiene i capelli legati sopra la testa e la barba nera incolta oltre il mento; gli oblò degli occhiali ogni tanto se li leva, e sta col corpo di carne dentro una spirale. A guardarla non dice niente: ricorda la gabbia del girello dove infili il figlio per lasciare che si aggiri dentro casa, quasi cerchi le rotelle, e invece … Continua a leggere

L’Altro

Un attimo prima dello scoprirsi innamorati, già si toccano le cose in maniera diversa, e forse di più, e anche meglio. Si sposta il braccio e la mano attraverso un tragitto sgombro e le si sfiora sentendo bene il liscio, il ruvido, il freddo: un accendino fermo sopra al tavolo della cena mentre si parla, lo stelo del bicchiere avvitato … Continua a leggere

Pitture nere

Camminare stanca. Soprattutto quando il ritmo dell’andatura viene più volte offeso dall’interruzione a guardare un quadro. Quando deve pazientare il proprio turno per riuscire a vederne la tela, dietro a tante teste e tanti occhi e tante bocche che fanno ressa. Quando deve aggirare un ostacolo, sollevarsi sulla punta dei piedi e cedere il passo al fastidio di chi a … Continua a leggere

Stai attenta*

È martedì sera. Di rito, vado a cena da mio padre. Il cancello entra in cortocircuito come al solito e gli tocca scendere per aprirmi con la chiave; poi schizza su per le scale ad abbassare la fiamma del gas. «Si è bruciato?» gli chiedo togliendomi mascherina e cappotto. Traffica con coperchi e cucchiai, mescola e non mi guarda in … Continua a leggere

Ricorda

Il passato è una bestia strana: una cartolina sul frigo, un murales scarabocchiato su un muro. Che cos’è questo bisogno di riesumarlo costantemente come matrone imbellettate intente in una marcescente seduta spiritica – di tenerlo legato al polso come un cane rabbioso al guinzaglio? Il passato è qualcosa che ti accompagna costantemente, un po’ come l’odore della propria pelle: ce … Continua a leggere

Ogni tanto

I momenti peggiori arrivano di notte. Penso alla mia città, che ho imparato ad amare un pezzo alla volta, e rileggo i muri del Carmine: Renzi scemo e Brescia antifascista. Vent’anni fa era pieno di puttane e spacciatori. Sentirlo raccontare mi metteva inquietudine; era poco raccomandabile, non era posto per gente perbene, si trovavano siringhe sparse lungo i marciapiedi… Ora ripasso … Continua a leggere

Encantada

La cosa più bella a Santiago de Compostela era la pioggia. E il vento incessante. Gli ombrelli, dopo il primo giorno di ricognizioni tra bar e locali, erano risultati del tutto inutili. Restavano troppo spesso dimenticati in un angolo di fianco al bancone, sotto lo sgabello, abbandonati prima della chiusura; fustigati e messi alla prova dalle raffiche dispettose con cui … Continua a leggere

Il punto

“Metti un punto e ricomincia dalle cose vere”. Il venerdì sera al Lio è l’antitesi stessa del sentimentalismo. E’ difficile restare romantici o lievi quando il dj imposta in loop dei pezzi di musica techno e nell’aria pesa uno spesso odore di ormoni. Suole di gomma surriscaldate, folate di umori da palestra maschile, nessuna melodia cerimoniale o nostalgica. Spesso mi … Continua a leggere

Il fantasma

È stato ad agosto. Eravamo solo io, la vecchia Bessi, la polvere bianca di gesso che si alzava dallo sterrato e il frinire ipnotico delle cicale. Era mezzogiorno e mezzo, quasi l’una, e c’era quel caldo opprimente da colonia estiva che ti fa pensare alla siesta dopo il pranzo; alle spiagge deserte con le creste degli ombrelloni mosse dallo scirocco; … Continua a leggere

New Order

Noi siamo Infinito. Era il titolo di un film, di un libro. È così? Lo sa, tutta quanta la mia generazione. Ne dubita. Lo spera. Cerca quell’attimo, quella frazione di secondo in cui allargare le braccia – tra la musica e l’ebrezza di una pista ghermita da ragazzi che sai vivere la tua stessa vita – e dentro al quale … Continua a leggere

Il carrello

Oggi mi sono svegliata presto. Ho preso la metro e sono andata in ufficio. Mi piace molto andare al lavoro il sabato mattina; c’è meno traffico di automobili per le strade e il senso di stanchezza causato dalle poche ore di sonno di cui sono riuscita a godere dopo un venerdì sera movimentato, m’illanguidisce e rende vigile allo stesso tempo. … Continua a leggere

(Da) Lontano

Quando ti penso, a cosa penso? Cosa mi viene in mente? Al principio la bocca. Le tue guance da adolescente pallido. Gli occhi. I capelli. No, le guance vengono dopo. E per ultima la voce. Forse mi viene in mente quel modo che hai di arrivare. Penso di averti sempre visto arrivare da lontano, con quella camminata da uomo alto … Continua a leggere

La Montagna

Guardo una montagna dal basso verso l’alto mentre il sole tramonta sul lago. E’ trascorsa una giornata in cui il cielo è stato terso e azzurro e l’aria immota, fredda e tagliente come la lama di un coltello. L’oggi muore in un tripudio di luce dorata, in un bagliore grandioso, esplosivo come le note finali di un concerto, prima che … Continua a leggere

Ragazze a spasso

Quando le ragazze sono a spasso bisogna stare attenti. Ci sono certe risate che si trascinano appresso che fanno rizzare i peli sulla nuca dei maschi. Li vedi? Diventano guardinghi e inghiottono bile di terrore. Certe sono acute, cristalline come vetri infranti; altre dirompenti e a bocca spalancata, che fanno sollevare da terra le colombe. Altre ancora ansanti, basse e … Continua a leggere

Dimenticanza

Eccoli. Sono quindi finiti i bei giorni del Vittoriale. Quell’aria sottile e luminosa e calda e calma. Mi ricordo quell’immobilità ombrosa, cupa, polverosa nella Prioria dove la scarsità di luce e i tanti arazzi, stoffe, porcellane, statue e tutto quanto ammassato con quell’ordine pedante – così diverso dalle nostre case materne – ci faceva sentire intimoriti, soffocati dal macigno della … Continua a leggere

Lettera a G.

Ti ho salutato, oggi pomeriggio: un bacio sulla guancia, uno appena a lato e uno sulla bocca. Non m’importa più della paura, delle ansie del momento. Non mi fregano. Ho deciso di vincere io. L’altra mattina camminavo per il centro storico, dove i sampietrini sembra sempre riescano a portarti da qualche parte come la strada di mattoni gialli del regno … Continua a leggere

Sollevazione

Sollevazione. L’ho letto oggi sul muro scalcinato di una via. Ho pensato: Sollevato Sollevarsi Alzarsi Rialzarsi Sospiro di sollievo Sul dizionario trovo: Sollevazione f. sommossa, insurrezione. Poi alzo lo sguardo alla riga soprastante e vedo: Sollevarsi p. 1 alzarsi; 2 fig. insorgere; 3 fig. confortarsi. L’ignoranza gioca brutti scherzi: si lavora di fantasia, si va per tentativi e si colmano lacune … Continua a leggere