Archivio dell'autore: rossololita5
Blu interrogativo
A.
Il fantasma
È stato ad agosto. Eravamo solo io, la vecchia Bessi, la polvere bianca di gesso che si alzava dallo sterrato e il frinire ipnotico delle cicale. Era mezzogiorno e mezzo, quasi l’una, e c’era quel caldo opprimente da colonia estiva che ti fa pensare alla siesta dopo il pranzo; alle spiagge deserte con le creste degli ombrelloni mosse dallo scirocco; … Continua a leggere
New Order
Noi siamo Infinito. Era il titolo di un film, di un libro. È così? Lo sa, tutta quanta la mia generazione. Ne dubita. Lo spera. Cerca quell’attimo, quella frazione di secondo in cui allargare le braccia – tra la musica e l’ebrezza di una pista ghermita da ragazzi che sai vivere la tua stessa vita – e dentro al quale … Continua a leggere
Jack Kerouac
José Saramago
Ghiannis Ritsos
Serendipità
Mentre fuori quasi albeggia e il bisbigliare della pioggia mi fa compagnia con il ricordo di te, io mi sento strana. Io mi sento a casa. In che sogni mi hai sognato? In che paesi lontani hai sbrogliato il tuo filo dorato. E quanto è lungo il tuo complesso dipanare che è giunto fino a me intatto, inviolato. Ti aspetto, … Continua a leggere
Colibrì
C’è solo il tempo e c’è soltanto lo spazio: il punto in cui l’ala di un aereo sospesa nell’azzurro fende particelle d’aria rarefatta. Il secondo in cui l’uccello scuote l’aria ottanta volte in un battito di ciglia – sospeso tra quel ramo fiorito e la pietra d’un focolare. Per ora tutto tace in attesa d’una svolta, e il mio corpo … Continua a leggere
Il carrello
Oggi mi sono svegliata presto. Ho preso la metro e sono andata in ufficio. Mi piace molto andare al lavoro il sabato mattina; c’è meno traffico di automobili per le strade e il senso di stanchezza causato dalle poche ore di sonno di cui sono riuscita a godere dopo un venerdì sera movimentato, m’illanguidisce e rende vigile allo stesso tempo. … Continua a leggere
Sylvia Plath
Frustrata? Sì. Perché non posso essere Dio – o la donna-uomo universale – o una qualsiasi cosa che conti. Io sono quello che provo, penso e faccio. Voglio esprimere il mio essere con tutta la pienezza possibile perché da qualche parte ho scovato l’idea di poter dare un senso alla mia esistenza in questo modo. Ma se devo esprimere ciò … Continua a leggere
L’acqua nella mano aperta
È qualcosa che scivola via come uno sguardo sfuggente o una sottana di seta lungo i fianchi. È una passione che mi abbandona come l’acqua nella mano aperta, la mente che s’addormenta tra le lenzuola del sonno. Tengo gli occhi fissi sul viso di lei che sembra una canzone da fischiettare mentre si percorre una strada soleggiata. Tengo tutto dentro … Continua a leggere
(Da) Lontano
Quando ti penso, a cosa penso? Cosa mi viene in mente? Al principio la bocca. Le tue guance da adolescente pallido. Gli occhi. I capelli. No, le guance vengono dopo. E per ultima la voce. Forse mi viene in mente quel modo che hai di arrivare. Penso di averti sempre visto arrivare da lontano, con quella camminata da uomo alto … Continua a leggere
La Montagna
Guardo una montagna dal basso verso l’alto mentre il sole tramonta sul lago. E’ trascorsa una giornata in cui il cielo è stato terso e azzurro e l’aria immota, fredda e tagliente come la lama di un coltello. L’oggi muore in un tripudio di luce dorata, in un bagliore grandioso, esplosivo come le note finali di un concerto, prima che … Continua a leggere
Macchie d’inchiostro
Sono le ombre scure che hai attorno agli occhi l’arabesco sulle dita e quella sfumatura di sigaretta. Ti confessi chiuso in un torpido guscio di noce in un amore segreto come il sogno delle mosche. Mi racconti di un pensiero rosso sul cavalcavia della convalescenza la presenza di una musa con capelli acconciati in rima. Ci sono macchie d’inchiostro sulla … Continua a leggere
Un uomo
Voglio scrivere di te di quel capello stanco, dell’occhio aperto e del sopracciglio arcuato. Hai una maschera bianca di quiete sulla fronte un ventre molle rigonfio di speranza. Ti porti appresso un paio di spalle che fanno a spallate contro ai muri delle chiese, una voce ancestrale di lingua muta che pronuncia, balbettando, troppi nomi di donna. Le tue mani … Continua a leggere
Cormac McCarthy
Perché esista una persona di valore, il valore non può essere soggetto ai capricci della fortuna, dev’essere una qualità che non cambia, qualunque cosa succeda. Molto prima dell’alba compresi che stavo cercando di mettere a fuoco una cosa che sapevo da sempre, ossia che il coraggio è una forma di costanza e che per prima cosa il codardo abbandona sempre … Continua a leggere
Il limite
La pietra
Christine Angot
Christine Angot
Ragazze a spasso
Quando le ragazze sono a spasso bisogna stare attenti. Ci sono certe risate che si trascinano appresso che fanno rizzare i peli sulla nuca dei maschi. Li vedi? Diventano guardinghi e inghiottono bile di terrore. Certe sono acute, cristalline come vetri infranti; altre dirompenti e a bocca spalancata, che fanno sollevare da terra le colombe. Altre ancora ansanti, basse e … Continua a leggere
Henry James
Tu t’illudi di poter condurre una vita romantica, di poter vivere piacendo a te stessa e agli altri. Ti accorgerai di esserti ingannata. Qualsiasi vita tu conduca ci dovrai mettere l’anima, se vorrai farne un successo, e dal momento che lo farai, cesserai di essere romantica, te l’assicuro: diventerà cruda realtà. E non dovrai piacere unicamente a te sola, dovrai … Continua a leggere