Alfonso Gatto

Soli, nel pianto tuo della mattina, l’erba, il silenzio, il muovere dell’ombra, e gli steli del vento. Il tuo sollievo è di vederti calma nell’attesa ch’io giunga da lontano, il tuo riposo è la speranza d’incontrarci a sera per caso in un inverno. Lasciarti per sparire, per essere il tuo cielo dove guardi senza rimorsi, avere il tuo rimpianto, la … Continua a leggere

Il bello della diretta

Scappare, in un posto sicuro. Subito. Domani. Dove puoi andare in questi casi, quando senti che tutto ti costringe attorno a braccia, gambe, al cervello? Quando vuoi uscire dal cerchio, vuoi tornare ai margini perché ami Brescia ma Brescia appare un posto incerto come un altro? Chiamo mio fratello: Ciao Ciao! Come stai? Eh, così. Mi serve aiuto. Voglio chiamare … Continua a leggere

Jorge Luis Borges

Nella serie dei fatti inesplicabili che formano l’universo o il tempo, la dedica di un libro non è, certamente, il meno misterioso. La definiamo un dono, un regalo. Salvo il caso della indifferente moneta che la carità cristiana lascia cadere nella mano del povero, ogni vero regalo è reciproco. Colui che dà non si priva di ciò che dà. Dare … Continua a leggere

Merdadartista

Apri l’ombrello. Chiudi l’ombrello – gli altri l’han già chiuso. Ami la pioggia? Tzéh! Arrivata tardi. Di mezze stagioni? Ah! Allora te la cerchi! Ti va di parlare? No, vuoi disegnare. E vagolare scapigliata? Ascolta, guarda – metti a fuoco – convergi sull’obbiettivo; non prendere alla lettera. Ti tengo d’occhio. Quanto ti costa studiare? Prenderai l’aereo. Bene. Brava, Bravina, Bravissima. … Continua a leggere

La retta.

– Da’ retta a Dio. – ok. – Da’ retta alla Chiesa. – ok. – Da’ retta allo Stato. – ok. – Da’ retta ai padri. – ok. – Da’ retta alle madri. – ok. – Da’ retta ai fratelli. – ok. – Da’ retta ai parenti. – ok. – Da’ retta agli insegnanti. – ok. – Da’ retta ai … Continua a leggere

John Lennon

Come si può smettere di scrivere? Come dire: si può smettere di esistere? C’è chi lo fa. Veramente, c’è gente che lo fa, tutti i giorni, ogni giorno. Io l’ho fatto; saranno tre anni. Non me n’ero accorta. Un po’ come quando per un attimo si trattiene il respiro e ci si rende conto. E si torna a respirare. Comunque … Continua a leggere

Alla veloce

L’unico grande problema della comunicazione è l’illusione che abbia avuto luogo, diceva un premio Nobel. Questa è la sola cosa che so di lui, perché ancora devo approfondirne la produzione letteraria. Ogni giorno leggo diverse citazioni di autori o personaggi influenti offerte dal web e le loro voci si accavallano. È impegnativo interessarsi prendendosi del tempo, trovare l’energia per seguirne … Continua a leggere

Insalata russa

«Ehi, italiano! Quanto durerà ancora questa guerra?» In piedi, nella cornice bombardata e un sorriso che scatena l’immediato senso di colpa. Come giudicherebbe istrionicamente uno di famiglia: Parole Parole Parole. Ex Ex Ex. Eppure sì, ho capito. Ma io non solo lo tento, quel pensiero magico, ma ci credo. Non in senso medianico. Ma perché so che battendo sempre sullo … Continua a leggere

Un fazzoletto

Tiene i capelli legati sopra la testa e la barba nera incolta oltre il mento; gli oblò degli occhiali ogni tanto se li leva, e sta col corpo di carne dentro una spirale. A guardarla non dice niente: ricorda la gabbia del girello dove infili il figlio per lasciare che si aggiri dentro casa, quasi cerchi le rotelle, e invece … Continua a leggere

L’Altro

Un attimo prima dello scoprirsi innamorati, già si toccano le cose in maniera diversa, e forse di più, e anche meglio. Si sposta il braccio e la mano attraverso un tragitto sgombro e le si sfiora sentendo bene il liscio, il ruvido, il freddo: un accendino fermo sopra al tavolo della cena mentre si parla, lo stelo del bicchiere avvitato … Continua a leggere

Julio Cortázar

Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto … Continua a leggere

Valerio Grutt

Noi non siamo di quella specie che si divora, che dà solo quando riceve. Di quelli che cercano il punto debole del vetro e fanno del mondo tutto un agguato del nulla. Noi siamo gli indomabili, abbiamo un altro odore. Siamo gli ingenui rimasti ad ascoltare il cuore della terra che batte nelle cicale quando l’estate è pazza per la … Continua a leggere

Padova

Dal braccio allungato oltre il buio del fiume rinfresca la vostra faida scoscesa col grande cerchio in corallo. Sto facendo bene ma non è un gioco da ragazzi, e ti estendi all’improvviso come una breve ispirazione. Io già ti ascolto, adesso perché anche le ceneri vanno innaffiate di tanto in tanto.

Giancarlo Buonofiglio

L’Italia è uno strano Paese contraddittorio e paradossale, fatto di brava gente ma anche di mascalzoni, cattolico ma solo la domenica, generoso con la chiesa quanto diffidente della sua leadership; comunista con la proprietà altrui, altrimenti liberista e spregiudicato con la propria, laborioso quando capita e se non capita è comunque meglio, sfaccendato, lento nelle istituzioni ma veloce sulle strade, … Continua a leggere

Paola Baratto

Il gesto d’informare è sacro ed inutile. Non credo che una manciata di rivelazioni possa diventare fatale. La gente sa già molto. E alla luce del sole vede cose che dovrebbero stomacarla. Ma cambia solo se pensa di averne la convenienza. Rendendo qualsiasi Paese un luogo ideale per chi sa lavorare nell’ombra.

Nichita Stănescu

Le ore fluttuano accanto alla tua spalla, sfere azzurre, e fra esse c’è Saturno. E mentre trascorrono, diminuiscono più serali e più notturne. Non mi dispiace, non mi dispiace per loro. Dritto come stai, il loro passare quasi infantile e soave brilla nel tuo occhio immobile. E mi dimentico di loro, te ne dimentichi anche tu, e nell’oscurità della stanza … Continua a leggere

Sedie a rotelle

Davanti a certe opere mi sento piccola davanti a conti truccati solamente presa in giro. Colpi di spugna, fuori dal vaso crollano ponti come pezzi di storia, e di montgomery indossati per ricordarne l’etichetta. Alcune cose potrebbero riguardarti altre ti riguardano carichi di libri, da destra a sinistra mandando a memoria i nomi delle strade.  

Pitture nere

Camminare stanca. Soprattutto quando il ritmo dell’andatura viene più volte offeso dall’interruzione a guardare un quadro. Quando deve pazientare il proprio turno per riuscire a vederne la tela, dietro a tante teste e tanti occhi e tante bocche che fanno ressa. Quando deve aggirare un ostacolo, sollevarsi sulla punta dei piedi e cedere il passo al fastidio di chi a … Continua a leggere

Stai attenta*

È martedì sera. Di rito, vado a cena da mio padre. Il cancello entra in cortocircuito come al solito e gli tocca scendere per aprirmi con la chiave; poi schizza su per le scale ad abbassare la fiamma del gas. «Si è bruciato?» gli chiedo togliendomi mascherina e cappotto. Traffica con coperchi e cucchiai, mescola e non mi guarda in … Continua a leggere

Ricorda

Il passato è una bestia strana: una cartolina sul frigo, un murales scarabocchiato su un muro. Che cos’è questo bisogno di riesumarlo costantemente come matrone imbellettate intente in una marcescente seduta spiritica – di tenerlo legato al polso come un cane rabbioso al guinzaglio? Il passato è qualcosa che ti accompagna costantemente, un po’ come l’odore della propria pelle: ce … Continua a leggere

Ogni tanto

I momenti peggiori arrivano di notte. Penso alla mia città, che ho imparato ad amare un pezzo alla volta, e rileggo i muri del Carmine: Renzi scemo e Brescia antifascista. Vent’anni fa era pieno di puttane e spacciatori. Sentirlo raccontare mi metteva inquietudine; era poco raccomandabile, non era posto per gente perbene, si trovavano siringhe sparse lungo i marciapiedi… Ora ripasso … Continua a leggere

Encantada

La cosa più bella a Santiago de Compostela era la pioggia. E il vento incessante. Gli ombrelli, dopo il primo giorno di ricognizioni tra bar e locali, erano risultati del tutto inutili. Restavano troppo spesso dimenticati in un angolo di fianco al bancone, sotto lo sgabello, abbandonati prima della chiusura; fustigati e messi alla prova dalle raffiche dispettose con cui … Continua a leggere

Il punto

“Metti un punto e ricomincia dalle cose vere”. Il venerdì sera al Lio è l’antitesi stessa del sentimentalismo. E’ difficile restare romantici o lievi quando il dj imposta in loop dei pezzi di musica techno e nell’aria pesa uno spesso odore di ormoni. Suole di gomma surriscaldate, folate di umori da palestra maschile, nessuna melodia cerimoniale o nostalgica. Spesso mi … Continua a leggere

Jack Kerouac

Per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano… bruciano… bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la … Continua a leggere